Blog

I danni degli acidi sulle cromature del bagno

Per mantenere il bagno pulito non basta pulire sanitari e pavimenti, è necessario anche eliminare tutte le incrostazioni di calcare che inevitabilmente si depositano su rubinetti, ceramica e soprattutto nel box doccia. Queste incrostazioni sono potenzialmente molto dannose, perché rovinano le superfici e, a lungo andare, possono renderle del tutto inservibili. In commercio si trovano moltissimi prodotti anticalcare che tuttavia non possono essere usati indiscriminatamente perché possono fare danni irreversibili alle superfici. Inoltre questi prodotti risultano molto inquinanti per l’ambiente e irritanti per noi. Molte pietre naturali, come il marmo, hanno un’alta percentuale di carbonato di calcio nella propria composizione, e il carbonato di calcio è proprio il maggior costituente dei depositi calcarei. Questo significa che applicare nel modo sbagliato un acido come quello muriatico può sì eliminare il calcare, ma anche danneggiare la superficie. Ecco perché l’acido muriatico va inibito con il risciacquo abbondante dopo l’applicazione e, successivamente, con l’impiego di un prodotto neutro multiuso. Molto meglio, tuttavia, cercare un prodotto generico e meno aggressivo. Il modo migliore per eliminare il calcare senza rovinare le superfici è prima di tutto bagnarle, per rendere più “gentile” l’azione dell’acido, ma anche per vedere se con l’azione si riesce a eliminare parte del deposito calcareo. Nei casi più ostinati, invece, l’applicazione di un acido diventa necessaria, in particolare quando si parla di zone dove è impossibile arrivare con la semplice azione meccanica.  Meglio, quindi, affidarsi a dei professionisti ! Un operatore professionale saprà utilizzare nel modo opportuno prodotti più efficaci, come gli acidi ad alta concentrazione in grado di eliminare il calcare, gli ossidi e le incrostazioni saline più tenaci. Correttamente inibiti, gli acidi non attaccano i metalli ferrosi ed evitano anche l’inalazione di sostanze tossiche.